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#tmente/1

                                                                                                       Una libera interpretazione del “misterioso filo” di #tmente/1 Il disperato re Ofioch di #tmente/1, è rimasto muto, rinchiuso nei suoi demoni.Urlano però il suo disagio, la sua melanconia, la sua follia. Il...

turbata.mente #tmente

Ci aiuti a costruire un ponte con i tuoi tweet? Un ponte molto particolare, che dall’arte conduca al disagio e ai disturbi della mente, per comprenderli meglio e avvicinarci a chi ne soffre, talvolta noi stessi. Per farlo, ti chiediamo di usare l’hashtag #tmente e commentare con uno o più tweet un romanzo o una poesia, oppure un dipinto, una fotografia, un fumetto, un brano musicale, una qualsiasi opera...

Twitter come coazione a ripetere

In risposta al Tweet di  C.A. Carnevale-Maffè @carloalberto, il quale constatava a distanza di 6 anni dal suo primo tweet, che nella sera in cui lo scopriva, stava “facendo esattamente la stessa cosa…”  http://t.co/6nSbpKJp5z Giovanni Boccia Artieri scrive @gba_mm: @carloalberto Twitter come coazione a ripetere @barbarasgarzi Mi sembra un’intuizione illuminante. Intendendola naturalmente non nel...

Quando il Papa fa lo psicoterapeuta

La psicoterapia è usurante. Non per il paziente – si spera – che dovrebbe trarne sollievo e forza  ma, a lungo andare, per il terapeuta, che nel corpo a corpo con la sofferenza altrui (e propria) corre sempre il rischio di infrangersi sugli scogli: a Scilla su quelli dell’eccesso di vicinanza e della collusione con un paziente che a lui s’aggrappa per non affogare; a Cariddi su quelli...

Lo streaming come Rorschach

Lo streaming come Rorschach Cos’è  una proiezione? L’ha spiegato meglio di ogni altro oggi Grillo nel suo monologo con Renzi. L’ex comico genovese ha appiattito l’ambizioso aspirante premier toscano ad una tavola di  Rorschach , il noto test psicologico proiettivo, e vi ha proiettato sopra tutta la propria rabbia ed esasperazione. Come alla prima tavola del Rorschach, Grillo si è presentato...

La psichiatria tra riso, tristezza e sorriso

Il profondo intervento di Sarantis Thanopulos, su  Psychiatry Online italia   “Gli psichiatri non sanno  ridere ” fonde due temi (enormi) certo connessi ma non sovrapponibili. Da una parte l’eterno problema del metodo e dell’identità  psichiatrica dall’altro la non meno infinita questione della creatività. Attribuire lo “smarrimento d’identità” della psichiatria...